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Casse di Previdenza per Professionisti: il Caso di Premorienza

Mar 01, 2023 (0) comment

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Ogni Cassa di previdenza per i liberi professionisti presenta le proprie regole in termini di erogazione e requisiti minimi di accesso alle prestazioni previdenziali.

É possibile trovare elementi comuni tra le Casse di previdenza e individuare alcuni schemi ricorrenti.

Le prestazioni previdenziali delle Casse di previdenza

Pensione di anzianità e vecchiaia

È l’assegno che viene corrisposto al libero professionista che abbia raggiunto i requisiti di pensionamento previsti dalla sua cassa di appartenenza.

Il calcolo delle pensioni

La gran parte delle differenze tra le Casse si concentra nel metodo di calcolo delle prestazioni pensionistiche. Sebbene vi siano sistemi di calcolo molto diversi tra loro, possiamo raggrupparli in tre macro-categorie.

  • Reddituale

In questo sistema (conosciuto come retributivo) la pensione è basata principalmente sul livello di reddito professionale dichiarato dal libero professionista.
La pensione è infatti una percentuale, basata sul numero di anni di contribuzione, del cosiddetto Reddito pensionabile. Il reddito pensionabile è pari a una media dei redditi conseguiti dal libero professionista prima del pensionamento.

  • Pensione base

In questo gruppo di metodo di calcolo possiamo inserire quelle Casse che pagano una pensione base ai professionisti, uguale per tutti, riducendo eventualmente il valore per quegli iscritti che non hanno contribuito per un minimo di anni. Tale meccanismo è molto simile a quello reddituale, laddove al posto del reddito pensionabile si utilizza un valore assoluto indipendente dai redditi dei liberi professionisti.
Si tratta di un meccanismo di calcolo di solito collegato a un contributo soggettivo pagato in cifra fissa e quindi a sua volta indipendente dal reddito. Dato che tutti i professionisti pagano lo stesso contributo, anche la pensione è la stessa per tutti, a parità di anzianità contributiva. Nel caso in cui l’anzianità sia più alta o più bassa di un certo numero di anni, la pensione si ricalcola in modo proporzionale.
Il metodo di calcolo reddituale ha un debole legame tra quanto un professionista contribuisce alla Cassa e quanto otterrà in termini di pensione, dato che quest’ultima non dipende direttamente dai contributi versati. Pertanto, tale metodo potrebbe creare squilibri e iniquità.

  • Contributivo

Il metodo di calcolo contributivo, invece, definisce l’importo della pensione partendo dall’ammontare dei contributi versati alla Cassa di previdenza.
Al momento del pensionamento, infatti, la Cassa calcola quanti contributi ha versato il professionista, applicando una rivalutazione contabile che può essere legata all’andamento del Pil, al rendimento della gestione finanziaria o all’andamento dei redditi della categoria. Tale somma, chiamata montante contributivo, si moltiplica per un coefficiente di trasformazione legato all’età del professionista al momento della pensione. Il coefficiente, infatti, è un valore che dipende dalla speranza di vita attesa e quindi è tanto più alto quanto più alta è l’età al pensionamento. Viene calcolato in modo tale da pagare al professionista che vivrà fino all’età attesa di decesso un numero tale di pensioni il cui valore complessivo sia pari al montante contributivo convertito, immaginando una rivalutazione nel tempo. In media, quindi, ogni professionista otterrà sotto forma di pensione tutti i contributi versati lungo la propria vita lavorativa, con una certa rivalutazione.

Altre prestazioni previdenziali

Le Casse di previdenza, oltre alla pensione, erogano ai propri iscritti e ai loro famigliari, in alcune specifiche situazioni, le seguenti ulteriori prestazioni previdenziali:

Pensione indiretta e di reversibilità

È l’assegno pensionistico a cui hanno diritto i familiari in caso di morte del professionista prima (pensione indiretta) o dopo il momento del pensionamento (pensione di reversibilità).

Pensione di inabilità e invalidità

Viene versata in favore dei professionisti per i quali viene accertata la riduzione della capacità all’esercizio della professione a meno di un terzo (pensione di invalidità) o l’assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa (pensione di inabilità).

Per avere ulteriori informazioni e mettere al sicuro i tuoi cari, non esitare a contattarci: troveremo insieme la soluzione più adeguata alle tue esigenze.

Fu mio padre a iniziare l’attività di famiglia nel 1954 insieme a mia madre.

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