Alfabetizzazione Assicurativa – La Franchigia
I termini prettamente legati all’ambito assicurativo possono essere spesso di difficile interpretazione, se non addirittura molto spesso legati a pregiudizi comuni.
Per questo motivo abbiamo deciso di istituire una rubrica a cadenza settimanale, nella quale prenderemo in esame i termini più discussi e più comuni.
Partiamo da un termine che è spesso visto con sospetto:
LA FRANCHIGIA
La franchigia, dal punto di vista onomatopeico, suscita un sentimento negativo e nell’immaginario collettivo è associata ad una sorta di fregatura: un modo per l’assicuratore di pagare meno a danno dell’Assicurato.
Wikipedia definisce la franchigia quella parte di danno che resta a carico dell’assicurato.
In realtà è uno strumento che utilizzato con perizia e condiviso tra Assicurato e Intermediario (Agente o Broker assicurativo) risulta molto utile; questa pratica infatti contribuisce a contenere il costo assicurativo con una quota di danno a carico dell’Assicurato.
Dal momento che i danni di lieve entità sono anche quelli più frequenti e su cui incidono in modo particolare i costi fissi (amministrati, peritali, burocratici, ecc.) l’introduzione di una franchigia a carico dell’Assicurato può determinare una riduzione considerevole del costo assicurativo.
La cosa più importante è che la scelta sia consapevole e dettata da un corretto bilanciamento in termini di costi e benefici.
In questo il ruolo dell’intermediario assicurativo è determinante, poichè la sua consulenza può aiutare nell’individuare quella quota di danno sopportabile per l’Assicurato e che ne massimizza i vantaggi.
La franchigia è un concetto affine allo scoperto, ma ne differisce nella sostanza.
Nel prossimo articolo parleremo proprio dello scoperto.
Per ulteriori informazioni non esitare a contattarci o visita il nostro sito web.
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