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Polizze Vita: la scelta del beneficiario

Giu 07, 2023 (0) comment

Immagine che compare su Google quando si cerca "polizze vita"

Lo sapevi che

La libera scelta del beneficiario rende le polizze vita uno strumento chiave della pianificazione patrimoniale e in particolare di quella successoria?

Le polizze vita sono uno strumento sempre più conosciuto ed apprezzato sia dai professionisti del wealth management che dalla loro clientela. La flessibilità della polizza vita prevista dalla normativa italiana consente al contraente una grande autonomia nell’allocazione del patrimonio da destinare a ciascuno dei propri cari o anche di soggetti al di fuori del proprio nucleo familiare.

Nomina del beneficiario: cosa dice la legge

La polizza vita è un contratto tra il sottoscrittore (cioè colui che versa il premio) e la compagnia assicurativa, la quale si impegna a liquidare a favore dei beneficiari il valore della polizza realizzato al momento del decesso dell’assicurato.

L’indicazione del beneficiario (e la determinazione delle rispettive quote nel caso ne fossero indicati più di uno), può essere effettuata sia al momento della sottoscrizione della polizza che successivamente ad esso.

Capitale assicurato e vicende successorie

Il capitale assicurato risulta a tutti gli effetti un patrimonio separato rispetto a quello che costituisce l’asse ereditario ed è perciò indifferente rispetto alle vicende successorie, rendendosi perciò immediatamente disponibile al beneficiario.

Nomina del beneficiario e pianificazione successoria: alcuni esempi

Risulta quindi chiaro che l’assoluta discrezionalità nella nomina dei beneficiari di polizza garantisce al contraente un ampio grado di libertà nella pianificazione della sua successione, sia nelle fasi che la precedono sia in quelle che la seguono.

La duttilità delle polizze vita si manifesta anche attraverso la possibilità di indicare quale beneficiario un amministratore. “Ciò risulta particolarmente utile, ad esempio, nel caso in cui il beneficiario ultimo sia un minore o un soggetto disabile da tutelare ancor più dopo che si sarà verificata la morte del nostro cliente. Alla morte dell’assicurato, la compagnia liquiderà l’indennizzo in favore dell’amministratore che, in virtù di ciò, si attiverà per gestire ed amministrare la somma ricevuta nell’interesse esclusivo del beneficiario stesso, secondo quanto disposto e indicato dal contraente.”

Le polizze vita a premio unico o anticipato

Un discorso a parte va fatto sulle assicurazioni sulla vita a premio unico, le quali prevedono che il premio assicurativo venga versato in un’unica rata, solitamente alla stipula del contratto. Successivamente il contraente non dovrà corrispondere più nulla.

Il prodotto assicurativo stipulato sarà quindi valido fino al verificarsi dell’evento per il quale ci si è assicurati o fino al termine temporale previsto.

Questa specifica modalità di versamento del premio si adatta bene a chi dispone già di un capitale da investire e decide di ottenere da esso un rendimento attraverso una polizza assicurativa.

Proprio per questo ha delle ripercussioni riguardo alla pianificazione successoria in quanto potrebbe andare a ledere la quota legittima. Cosa che che capita raramente con le polizze a premio in particolare quelle cosiddette di puro rischio: Temporanee caso morte conosciute anche con l’acronimo TCM.

In definitiva le assicurazioni sono uno strumento molto potente per garantire soluzioni a vantaggio di famiglie e imprese, ma proprio per il loro potenziale vanno maneggiate da persone competenti che sappiano utilizzarle al meglio.

Vuoi approfondire? Vuoi sottoporci una domanda? contattaci! Saremo ben lieti di darti una mano.

Fu mio padre a iniziare l’attività di famiglia nel 1954 insieme a mia madre.

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