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Pensione superstiti INPS ai nostri cari

Feb 08, 2023 (0) comment

Immagine che compare su Google quando si cerca "pensione superstiti"

A cosa serve saperlo

Stimare l’ammontare della pensione INPS che i tuoi cari superstiti potrebbero ricevere è utile per almeno due motivi.

Innanzitutto bisognerebbe sensibilizzarsi e riflettere: troppo spesso, infatti, pensiamo che lo Stato possa sempre offrire risorse sufficienti per i nostri cari.

In secondo luogo, l’ammontare della pensione ai superstiti è uno degli elementi indispensabili da conoscere per poter definire il valore della polizza TCM attraverso un’analisi dei bisogni.

Ma quanto può valere la pensione INPS? E tutti ne avrebbero diritto?

Ricordiamo chi ne ha diritto

Solo in alcuni casi si ha diritto alla pensione ai superstiti: ma quali sono le condizioni?

La pensione indiretta è riconosciuta nel caso in cui l’assicurato abbia perfezionato 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva ovvero 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente la data del decesso.

Il diritto alla pensione dipende quindi dai contributi versati. Ma dai contributi versati dipende anche l’ammontare della pensione!

La pensione ai superstiti teorica

Nel sistema di calcolo contributivo, più contributi si versano, maggiore sarà l’importo dell’assegno pensionistico ricevuto. Se un lavoratore viene a mancare, l’INPS verifica i contributi versati fino a quel momento e valorizza di conseguenza la pensione teorica ai superstiti. Si tratta però solo di un valore teorico perché il valore effettivo dipende da chi sono gli eredi.

Quanto riceverebbero i superstiti? La seguente tabella mostra, per lavoratori dipendenti ed autonomi, alcuni esempi.

Per i lavoratori dipendenti, il tasso di sostituzione può oscillare tra il 12% ed il 70%, con naturalmente uno 0% quando non se ne ha diritto perché non si hanno i 5 anni minimi di contribuzione. Ad esempio un tasso del 50% significa che, a fronte di un reddito di 2.000 euro netti, la pensione teorica ai superstiti potrà valere circa 1.000 euro netti.

Per i lavoratori autonomi, che hanno un’aliquota contributiva più bassa, la pensione sarà in proporzione ancora più bassa, compresa tra l’11% ed il 65%.

Inoltre, per tutti i lavoratori dai redditi elevati per i quali vigono i massimali contributivi (come ad esempio accade a chi ha iniziato a lavorare dal 1996 in poi, con tetto di circa 105.000 euro), i tassi saranno, in proporzione, ancora più bassi. Ad esempio, un lavoratore dipendente che abbia iniziato a lavorare dopo il 1996, con un reddito lordo di 150.000 euro, pagherebbe contributi previdenziali fino al tetto di circa 105.000 euro annui: la sua pensione ai superstiti sarebbe quindi in proporzione ancora più bassa rispetto al reddito. Ricordiamo che il massimale contributivo è l’importo limite oltre il quale la retribuzione non è soggetta a contribuzione previdenziale.

Più si è giovani, minori sono i contributi versati e quindi più basse sarebbero le pensioni ricevute dai propri cari superstiti.

La pensione effettiva agli eredi

Il valore della pensione ai superstiti è però legato a chi sono gli eredi, così come accade in ambito successorio. Quanto spetta ad una famiglia composta da due genitori e da un figlio? E a quelle con dei conviventi? Le risposte nella tabella successiva.

La pensione ai superstiti di una famiglia composta da due coniugi ed un figlio sarebbe pari all’80% della pensione teorica.

I conviventi, invece, é come se non esistessero da un punto di vista successorio: la pensione ai superstiti sarebbe pari a zero. Mentre gli uniti civilmente vengono equiparati ai coniugati, la convivenza non determina conseguenze patrimoniali. Ecco perché a volte, dopo i 50 anni, una coppia di lunga convivenza decide di sposarsi.

La pensione non ha limiti di cumulabilità con altri redditi o pensioni quando il beneficiario faccia parte di un nucleo familiare con figli minori, studenti o inabili. Nel caso, invece, di un coniuge superstite, senza figli, vengono applicate delle riduzioni tra zero ed il 50% al crescere del reddito. Fino a circa 20.000 euro lordi annui non c’è alcuna penalizzazione, sopra i 33.000 euro scatta la riduzione al 50%.

Il valore della pensione ai superstiti è quindi in funzione del montante contributivo accumulato fino ad oggi e delle aliquote successorie derivanti da chi sono gli eredi, al netto dell’eventuale riduzione per il cumulo dei redditi.

Ecco perché è importante conoscere il valore della pensione che riceverebbero i tuoi cari.

Per avere ulteriori informazioni, non esitare a contattarci: troveremo insieme la soluzione più adeguata alle tue esigenze.

Fu mio padre a iniziare l’attività di famiglia nel 1954 insieme a mia madre.

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